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Sceneggiate

di Massimo Reginali

Ammettiamolo pure senza troppi falsi problemi, quella supplica televisiva (Milan Channel) per non vendere Thiago Silva al PSG, il “grazie Presidente” e la successiva cessione del medesimo è stata per alcuni “sceneggiata”, per altri “presa in giro”, per altri ancora “un’offesa al sntimento Milanista”.
Ammettiamolo, che male c’è? Ammettiamo pure che la mancata chiarezza e spiegazione degli eventi sono, forse ancor più, atteggiamenti difficili da mandar giù.
Il Presidente ha sbagliato, Galliani ha sbagliato, lo stile MIlan (cuore, valori, famiglia) ne è uscito male, anzi, malissimo.
Ai tifosi che se la sono presa, come dar torto?
Tutto vero, tutto giusto ma possiamo dimenticarci il famoso “chi non ha colpe, scagli la prima pietra”?

Si perchè altrimenti si ha sempre ragione e questo, nella vita, non è possibile

La stessa sollevazione popolare dettata dai sentimenti, il tifoso Milanista l’ebbe il giorno della cessione di Kakà “Non si vende il cuore”, “Silvio, ci hai rubato l’anima”, “Riccardo è il simbolo del Milan ed i simboli non si vendono”, “l’amore non ha un prezzo”…
Forse, alla luce di quanto viene sostenuto oggi dalla maggioranza del tifo Milanista, non era anche quella una sceneggiata?
Se oggi solo una sparuta minoranza vede di buon grado il ritorno di “Riccardino nostro” alla corte del Diavolo, come si giustifica la, allora, sollevazione popolare sui sentimenti?
Si perchè le obiezioni, oggi, al ritorno del 22, sono basate sul fatto che è “rotto”, “bollito”, “finito”, “inutile”… ma “il cuore”, per il quale si voleva dar fuoco a via Turati, che c’entra?
Se le motivazioni di allora non erano “sceeggiata”, oggi dovrebbe esser festa alla sola possibilità di riavere “l’anima” ceduta per il vil danaro.
Se uno è disposto a scendere in piazza per il rubato amore, a soffrire per il distacco, a malidire chi ha benedetto la separazione, non può, dopo solo tre anni, rinnegare il tutto come se nulla fosse perchè, altrimenti, della stessa sceneggiata fatta dalla Società per Thiago Silva si trattava.
E allora, prima di dare del cornuto all’altro, ognuno di noi, non sarebbe il caso si guardasse bene allo specchio per verificare di non essere un bue?

Quei tifosi che si incazzavano come una biscia per lo scambio Coco (l’erede di Maldini) con Seedorf (una M. interista)… sceneggiata?
Quei tifosi che maledivano la Società (vassalla juventina) per aver dato un giovane promettente alla Juve (Zenoni?… perdonate era talmente promettente che forse sbaglio il nome) in cambio di quel “cascatore” di Inzaghi… sceneggiata?
Quei tifosi che manifestavano il proprio sdegno per l’acquisizione di Pirlo (“ma come, noi vogliamo Rui Costa, e loro ci prendono Pirlo???)… sceneggiata?
Potrei continuare, ma mi fermo qua per il rispetto che ho della mia posizione di tifoso.

Il Milan, in questa (al momento) triste e nebulosa estate ha sbagliato ma, prima di far crociate, guardiamoci allo specchio ed assicuriamoci che, dalle colpe che noi imputiamo agli altri, siamo immuni… altrimenti è tutto troppo facile, bambinesco e poco credibile.
Stare qui a darci le colpe gli uni contro gli altri è un po’ come vedere la casa andare a fuoco e, anzichè correre a prendere l’acqua, ci fermiamo a litigare sulla colpa dell’incendio mentre il tutto va in fumo.

Tutti sbagliamo, siamo esseri umani… ma quello che ci distingue dalle bestie è la ragione e, nel nostro caso, la nostra ragione è il MIlan.
Smettiamola di dare uno spettacolo indegno della nostra storia, dei nostri valori, dei nostri colori e, colpevoli o innocenti, riprendiamo a tifare Milan!
… con o senza Thiago Silva e Kakà