Monthly Archives: maggio 2014

Inzaghi e i primi dilemmi tattici

di Manuel Vanacore

Ovunque ci giriamo spuntano formazioni e moduli del nuovo Milan targato Inzaghi. Proviamo a fare un pó di chiarezza.

Superpippo in Primavera utilizza una difesa a 4 e un centrocampo a 3 che ha come vertice basso un giocatore dai piedi buoni che sappia impostare la manovra e che detti al meglio i tempi di gioco della squadra. Davanti si dispone con un tridente classico formato da due ali e una prima punta oppure con un trequartista a supporto di due punte, una più statica e una più di movimento, molto dipende anche da come si dispongono gl avversari sul terreno di gioco.

La domanda che tutti i tifosi si pongono è la seguente: questi due schemi di gioco sono attuabili con la rosa attualmente disponibile? Vediamo.

Con il centrocampo a 3 si ripresenta l’equivoco tattico fra De Jong e Montolivo, risolto da Seedorf con il centrocampo a 2, infatti essendo entrambi registi bassi, seppur con caratteristiche diverse, farebbero fatica e non sarebbero certo l’ideale per fare la mezzala moderna. Ragionevolmente Pippo come regista basso utilizzarà Montolivo, che rimane più vicino al suo ideale di regista. Tra gli altri centrocampisti disponibili troviamo Muntari, Poli, Essien e Cristante: anche il giovane talento rossonero non hai i tempi e il passo per poter svolgere il ruolo di mezzala, quindi per tale ruolo resterebbero gli altri 3 citati, onesti giocatori ma niente più. Come si puó ben notare, al momento, la squadra non dispone degli elementi necessari per poter attuare questo sistema di gioco. Nel calcio moderno le mezzeali devono avere il passo, i tempi di inserimento e una certa qualità di gioco abbinata alla quantità, in pratica giocatori totali.

Passiamo all’attacco. Con il 4-3-3 verrebbero senza dubbio risaltate le caratteristiche di El Shaarawy e Taarabt ( consideriamo il suo riscatto ) ma si ripresenterebbe il problema Balottelli che non svolge al meglio il ruolo di prima punta. E in tutto questo che fine farebbe Kaka? Sicuramente non in panchina, sopratutto con Inzaghi allenatore, ma in un ipotetico 4-3-3 sarebbe tatticamente incollocabile. Il brasiliano sarebbe invece esaltato in un 4-3-1-2, ma avrebbe senso adottare un modulo per esaltare un giocatore che non ha futuro in squadra e che in questi ultimi mesi ha dimostrato di non essere in condizione? Non credo, anche perchè sarebbe un modulo che limiterebbe molto El Shaarawy e Taarabt o addirittura terrebbe fuori uno dei due. Senza dubbio è un sistema di gioco che esalterebbe Balotelli grazie alla presenza di una prima punta a fianco.

Ad oggi il Milan ha una rosa dotata di giocatori che si sposano perfettamente, o quasi visto che Balotelli sarebbe sempre solo, con un 4-2-3-1, modulo utilizzato proprio in questi ultimi sei mesi de Seedorf e che ha portato ottimi risultati. Un cambio di sistema di gioco avrebbe bisogno di interpreti ben diversi da quelli attuali e ció significherebbe intervenire pesantemente sul mercato, cosa alquanto improbabile.

Non ci resta che aspettare le decisioni del buon Pippo.