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Analisi tattica Milan-Samp

ndr – riceviamo e pubblichiamo

di Giuseppe Procopio

Milan che si schiera con il 4-3-3:Abbiati, DeSciglio, Bonera,Yepes,Antonini, Flamini,Montolivo,Nocerino,El Shaarawi, Boateng, Robinho

La Sampdoria propone un 4-5-1 : Romero,Berardi, Gastaldello,Rossini,Costa, Estigarribia,Obiang,Tissone,Poli,Kristicic, Eder

Il tema tattico è scontato Samp con nove uomini dietro la linea dalla palla difendendo basso e cercando le ripartenze sulla errata transizione offensiva del Milan.

Il Milan inizia la partita pressando altissimo e tenendo la difesa alta per cercare di dare un impronta psicologica alla partita. Il problema è che i tempi di pressing erano sbagliati e la Samp riusciva a ripartire bene prendendo la nostra difesa in campo aperto come dimostra l’azione sull’occasione di Eder.

Dopo i primi 15 minuti il Milan cerca di stare più basso cercando di prendere la Samp in campo aperto e con una fase difensiva a 6-7 uomini. Ho salvato 7-8 ferma-immagini in cui eravamo bassi difendendo a 4 metà facendo scalare molto El sharaawi lasciando Binho e Boateng più avanzati per ripartire. Abbiamo sbagliato 3-4 ripartenze accompagnando male l’azione, eloquente a tal proposito l’azione al min. 4.36 in cui recuperiamo palla nella nostra trequarti, riusciamo a verticalizzare bene per Boateng ma accompagnamo l’azione solamente in due. Io ho visto principi di gioco giusti rispetto al Berlusconi, ma se fai questo stile di gioco ci vogliono giocatori tecnici e soprattutto in forma, Montolivo deve stare 20 mt più avanti e illuminare, se riparti con Flamini,Nocerino, l’El shaarawi di ieri e Boateng non vai da nessuna parte. Se vogliamo fare questo calcio abbiamo bisogno di mezzale tecniche e 2 ali che saltano l’uomo. Dopo il gol di Costa ci è saltata la partita, perchè la Samp si è chiusa e non ripartiva più e noi a quel punto dovevamo per forza portare tanti giocatori su.

Faccio una personale considerazione: secondo me l’impostazione del centrocampo è da cambiare, se giochiamo con Pazzini prima punta abbiamo bisogno di centrocampisti tecnici più che d’inserimento, esempio Emanuelson e Montolivo mezzali con un centrocampista fisico davanti la difesa. Con Emanuelson mezzala potremmo avere quei cross che servono a Pazzini oltre a incrementare la potenzialità del nostro gioco in ampiezza, magari per trovare un equilibro sulla sua fascia si potrebbe mettere un terzino bloccato come Acerbi o Bonera.

Quando difendiamo a 3 a metà e le mazzali scalano sulle fasce rimane uno spazio centrale che Montolivo play basso non può difendere, Diarra sarebbe l’ideale essendo molto dinamico e bravo anche in spazi più aperti