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C’è poco da essere Allegri

di Francesco Signorile

Io non credo che un allenatore valga poco nel contesto di una squadra di calcio, anche se mi rendo conto che nell’attuale situazione caotica della squadra siano tante le componenti che hanno influito negativamente: la proprietà e la dirigenza in primis, i giocatori pure, i tifosi anche.
MA ANCHE L’ALLENATORE.
Che però al momento è l’UNICO su cui si può intervenire.
Lo so anch’io che non abbiamo una rosa fantastica, nè che abbiamo fuoriclasse assoluti cui far riferimento per ripartire, ma credo pure che i giocatori a disposizione siano tanti e tali da garantire a prescindere un rendimento superiore si almeno un buon 50% a quello che stanno dando ora: e su questo le responsabilità dell’allenatore ci sono tutte.
Due sono senza discussioni gli unici punti di forza di questa rosa: 1) non ci sono più figli e figliastri a prescindere; 2) i giocatori che ne fanno parte possono essere usati con diversi moduli, e anche partendo con un sistema possono rimodularsi facilmente in campo semplicemente mutando posizione.
Se Allegri non riesce a capire che senza Montolivo e quindi fosforo a centrocampo e senza un Boateng in forma e che soprattutto si applichi sul serio il suo benedetto 4312 è semplicemente IMPROPONIBILE, se ogni volta sembra più attento agli equilibri che all’efficacia offensiva ed al coraggio, se pretende di continuare a non mutare mai atteggiamento nemmeno di fronte al’evidenza ed in tal senso effettua i cambi, dispone le pedine in campo, se non riesce lui per primo a motivare i giocatori, se si accontenta lui per primo del punticino, senza capire che da anni in casa in Champions League facciamo pena e che già la trasferta a San Pietroburgo sembra uno snodo decisivo della stagione (e saremmo a ottobre!!!), se goni volta dice che i ragazzi gli sono piaciuti, se insiste a far giocare gente fuori ruolo pur di sacrificarla al modulo, be’ con tutta la buona volontà arriva un momento in cui non può non pagare dazio.
Non dico che sia incapace nè tanto meno che sia in malafede, ma è semplicemente lo stesso ragionamento che si fa per Boateng quando si dice che non è capace di adattarsi al dopo Ibra e di giocare diversamente dal suo solito modo anarchico e imprevedibile, che va bene quando le cose funzionano ma è terribilmente irritante quando così non è, o per Mexes che ormai a 30 anni le sue tre o quattro cazzate a stagione continua a farle e non c’è modo di impedirlo, o per Antonini che si applica, è milanista, corre, è tanto bravo ragazzo ma più di tanto non potrà mai dare, o dello stesso Abate che copre egregiamente la fascia, è puntuale negli inserimenti, è veloce ma contro Milito sbaglierà sempre partita ed in tutti questi anni non ha mai fatto un cross decente a pagarlo a peso d’oro
Se continuasse su questa china Allegri DEVE essere cambiato, perché magari davanti al naso potrebbe avere la soluzione (e così non sembra) ma non la vedrebbe mai, come quando cerchiamo da giorni una cosa e non la troviamo anche se è lì, davanti a noi, semplicemente perché ormai, avendo esplorato tutti quelli che sono per noi i posti dove potrebbe essere, non la vediamo perché è dove noi crediamo non ci possa essere.
Ma quella stessa cosa, un altro, al posto nostro, magari la vedrebbe subito.
E le cose potrebbero cambiare da così a così.
Anche con questa rosa.
Anche con questa dirigenza.
Anche con questi tifosi.