L’Arlecchino Silvio, si confessò burlando

di Massimo Bambara

E’ indubbio che Berlusconi stesse scherzando con la battuta su Balotelli.
Ma spesso nello scherzo si nasconde un fondo di verità.
Anche i muri di Milanello sanno che Silvio non ha mai amato Balotelli, ancor prima che questi arrivasse al Milan.

Il Cav, nel calcio, è sempre stato uno da colpi di fulmine.
Di Sheva si innamorò subito, creando con lui un feeling speciale.
Su Gullit invece, la scintilla non scoccò mai e ai primi segnali di cedimento preferì venderlo alla Sampdoria.
Su Mario, Berlusconi non ha mai nascosto la sua poca simpatia e l’assenza di quella scintilla magica utile a far accendere un rapporto.

Berlusconi però, non è uno stupido e di calcio ne sa.
Soprattutto sa riconoscere il talento.
Se Mario resta bisogna tirar fuori le caramelle e forse anche qualche cioccolatino.
Tradotto, se davvero il numero 45 rimarrà per mancanza di offerte, il presidente farà bene a cambiare approccio verso di lui.
Conviene a tutti, in primis a chi vuole venderlo, se non adesso fra un anno.

Mario per rendere ha bisogno di molto affetto intorno.
E’ un nervile, e come tutti i nevrili somatizza molto le tensioni sia quelle positive, sia quelle negative.

Faccia bene i conti il Milan e soprattutto li faccia bene Berlusconi.

La saggezza suggerisce che la base di talento del giocatore, andrebbe preferita alle antipatie figlie degli atteggiamenti, del look e della stravaganze.
Perchè alla storia del centravanti che gioca a centrocampo non ci crede proprio nessuno.
Forse, solo Berlusconi.


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